4 ottobre 2018

Savogno ....il borgo abbandonato

 si erge su di un terrazzo naturale proprio sopra le cascate gemelle dell'Acquafraggia e lo si può raggiungere solo a piedi.
alla fine della mulattiera ci accoglie la chiesa di S. Bernardino risalente al 1450 circa
restaurata nell'800 negli anni in cui S.Luigi Guanella ne divenne parroco
ecco come don Guanella descriveva Savogno:
«Savogno è villaggio umilissimo che si aggrappa agli scogli del monte,
 entro una valle ripida che guida al vertice del monte Stella,
 il più alto culmine in Italia dopo il Monte Rosa. 
Dallo Stella si prospetta al canton Grigione da tramontana, 
alla valle Mesolcina da ponente,
 alla Lombardia da mezzodì,
 e da levante all’Engadina svizzera ed al Maloia,
 da cui parte il gruppo delle Alpi che discendono ad incoronare la penisola italica 

e il corso delle acque dei fiumi, precipui il Reno e il Danubio [Inn],

 che per due lati opposti si incamminano a salutare le principali regioni d’Europa»
 camminare tra i ruderi
  o tra i vicoli
  sulle antiche lobbie 
 scoprendo antichi portoni
 tra scalette di legno o di sasso
 si comprende come doveva essere la vita degli abitanti di questo villaggio
che alla fine degli anni sessanta lo abbandonarono  in massa
ad oggi risulta un solo residente
anche se alcune case sono state restaurate
per essere abitate nel periodo estivo come seconde case
conservando i tratti architettonici originali
Savogno ha origini medioevali 
alcune case hanno sulla porta  iscrizioni risalenti al 1200/1400 d.c.
dopo un paio d'ore torniamo a valle riprendendo la mulattiera e scendendo a uno a uno i 2800 gradini
i piedi sono stanchi ...ma lo spirito è leggero
bellissima passeggiata che consiglio a tutti
a presto
Gio

6 commenti:

  1. Un borgo bellissimo, si potrebbe ambientare un romanzo o un film. Mi suscita emozione. Buona serata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  2. Bellissima passeggiata e ottime foto ! Anche a me è capitato di visitare un minuscolo paese , abitato solo da due persone, marito e moglie, durante l'inverno; in estate c'era qualche turista in pìù, sulle alpi ossolane. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono luoghi che hanno ancora tanto da raccontare, la fatica della salita è ampiamente ricompensata.
      Gio
      Ciao Mirtillo

      Elimina
  3. Poesia ... tradotta in immagini
    Bellissimo tutto ciò che ho visto , splendide foto
    Ciao Gio , buon fine settimana : )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Marinette, dal vero è anche più suggestivo.
      Abbraccio
      Gio

      Elimina



leggo sempre con piacere i vostri commenti

Se non hai un' account puoi fare così
1. Scrivi il tuo commento.
2.dove c'è "COMMENTA COME" apri il menù a tendina e scegli ANONIMO
3. Clicca su PUBBLICA.
tutto qui

a presto....GIO