30 giugno 2015

Da Portofino a San Fruttuoso

A ricordo di una giornata speciale 
in un angolo d'Italia che merita di essere visto ... 
...almeno una volta nella vita.
Partendo da Portofino per l'irta salita
che in mezz'ora di cammino sale rapidamente di quota fino alla frazione di Cappellette
da dove è già possibile ammirare stupendi panorami
il sentiero prosegue poi quasi in piano
all'inizio tra le coltivazioni 
per poi riportare nel bosco
ogni tanto il sentiero esce allo scoperto della vegetazione 
e regala panorami mozzafiato
dopo circa un'ora e mezzo di cammino si raggiunge Base Zero, 
un'ex postazione militare oggi trasformata in un piacevole punto di sosta

poco più avanti è già possibile vedere dall'alto il piccolo borgo di San Fruttuoso
e cominciare la discesa attraverso un bellissimo bosco di lecci
qui gli occhi si riempiono di meraviglia
percorriamo l'ultimo tratto di sentiero che ci conduce ad una prima piccola baia
risaliamo poi fino alla torre Doria


e finalmente raggiungiamo l' Abbazia di San Fruttuoso
Questo straordinario monastero benedettino, covo di pirati, umile abitazione di pescatori e poi per secoli proprietà dei principi Doria, un gioiello sul mare che veglia incastonato ai piedi del Monte di Portofino da oltre mille anni, l'Abbazia di San Fruttuoso è un luogo unico, dove l'opera dell'uomo ha trovato la perfetta fusione con l'opera della natura. Recentemente restaurato dal FAI 
qui abbiamo trascorso una giornata bellissima e indimenticabile
rientrando poi con il battello a Portofino
altra "perla" di questa nostra straordinaria Italia

*******
 Arrivederci fratello mare


Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti

arrivederci fratello mare

mi porto un po’ della tua ghiaia

un po’ del tuo sale azzurro

un po’ della tua infinità

e un pochino della tua luce

e della tua infelicità.

Ci hai saputo dir molte cose

sul tuo destino di mare

eccoci con un po’ più di speranza

eccoci con un po’ più di saggezza

e ce ne andiamo come siamo venuti

arrivederci fratello mare.


NAZIM HIKMET -



22 giugno 2015

Tarassaco

Nei miei giochi di bambina
il bel tarassaco maturo
portava al cielo i suoi bianchi acheni
come tanti sogni da esaudire.
Ogni soffio un gran volare
tanti desideri in cui sperare
tra l'ingenuità di bambina
che credeva al lor potere.
Ora pieno è il mio giardino
li resto ad osservare
come tante astronavi
pronte per volare.
Ne dono una a te 
mia dolce amica
soffio forte e spero
che ogni tuo più piccolo pensiero
un giorno diventi vero.
Ne dono una a te 
mio dolce amico
soffio forte e spero
che le tue mura crollino presto
da coronar così il tuo sognare.
Ne dono una a te 
mio dolce amore
soffio forte e spero
che la gioia nel tuo cuore
sia quel raggio di sole che cercavi.
Ne dono una a te
mio dolce lettore
soffio forte e spero 
che la vita ti sorrida
e l'estate scaldi il tuo avanzare.
Il vento forte 
ora li porta tutti in cielo
io ancora ingenua e bambina
resto lì a guardare e sperare.


Stella Luce


Quanto mi piace questa poesia !!!!!

Vi abbraccio e vi saluto
scappo qualche giorno al mare
Ci rivediamo la prossima settimana
Gio

19 giugno 2015

Contenitore porta spugne-sapone-shampoo

Realizzato riciclando un grosso contenitore in pet
come prima cosa ho tagliato via la parte alta (imbuto)
servendomi del tappo come dima ho disegnato dei semi-cerchi paralleli sul bordo del contenitore e dell'imbuto
ho unito con delle linee i due semi-cerchi e ho tagliato la plastica con le forbici 
dopo aver scaldato sul fuoco la punta di un cacciavite ho bucato i contenitori proprio al centro dei semi-cerchi
ho fatto altri 4 buchi sul fondo del contenitore più grande, due dei quali perpendicolari ai buchi superiori
anche sull'imbuto ho fatto altri 2 buchi perpendicolari ai primi già fatti
partendo dal primo buco sul collo dell'imbuto ho cominciato ad infilare un cordino impermeabile uscendo dal buco sul bordo. Qui ho estratto un'sola nella quale sono ripassata con il cordino in modo tale da fissare la distanza (10 cm)dei due contenitori. Sono poi entrata con il cordino nel contenitore cilindrico e riuscita nel buco sul bordo, ho fissato anche qui con un'asola, ho tirato il filo alla giusta altezza, ho lasciato 40 cm di cordino per appendere il contenitore e ho ripetuto lo stesso sull'altro lato 

uscendo con il cordino dall' altro buco sul collo dell'imbuto. Qui ho annodato i due capi 

ecco pronto un'economico ma robusto contenitore per tutto il necessario da tenere nella doccia.
Non è costato nulla e ha il vantaggio di non arrugginire.

Alla prossima
Gio
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