ICONE
VENERDÌ SANTO
LA CROCIFISSIONE DI GESÙ
Crocifissione, Costantinopoli XIV secolo
Questa icona è un'opera russa della fine del 1300, di chiaro influsso bizantino. L'intera composizione è caratterizzata da un grande equilibrio. La croce è piantata saldamente su di un cono pietroso che rappresenta il Golgota e si staglia su uno spazio delimitato dalle mura di Gerusalemme. La crocifissione avviene fuori delle mura, perché Gesù viene rifiutato da Israele e perché la sua morte non profani la città santa. Le figure sono rappresentate così. Il corpo di Maria è lievemente inclinato verso la croce e il corpo di Gesù verso Maria. Giovanni poggia la guancia su una mano, antico gesto del dolore; La Madre è nell'atteggiamento di chi intercede. Sopra tutto si impone il corpo delicato dei crocefisso, al quale la curva del ventre, detta curva del dolore, conferisce eleganza e leggerezza. Il chiarore dorato dello sfondo fa risaltare l'accordo cromatico ocra- bruno delle figure. I riflessi acquei sulla stoffa che cinge i fianchi di Cristo, sulle tuniche di Maria e Giovanni e sulle rocce del Golgota contribuiscono ad annullare ogni pesantezza. Il sangue zampilla dal costato di Cristo e scorre sulle ferite dei chiodi. Nel profondo della morte Egli manifesta segni di vita nuova. Sotto la croce il cranio illuminato di Adamo riceve il lavacro della redenzione. Essa si estende a tutto l'universo, come è ben rappresentato dalla croce bizantina. Essa è a tre dimensioni. il braccio trasversale e la base indicano i quattro punti cardinali mentre l'asse verticale segna l'incontro tra cielo e terra. La croce di Cristo abbraccia così il mondo intero per portarlo a vita nuova.
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a presto....GIO