che per un po' di giorni mi ha tenuto compagnia
piano piano cerco di tornare alla mia vita di sempre ...
Ho un piede che ancora non è presente del tutto
ma almeno non mi fa male.
Non è la prima volta e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima
che da "iper-attiva" mi trasformo in poche ore
in un pezzo di legno dolorante .
L'immobilità, il dolore fisico e il tempo che non passa mai
sono una vera tortura, ma è anche vero che proprio in momenti come questi ci si accorge dell'importanza di avere accanto qualcuno che ti vuole bene e che ti aiuta a sopportare i disagi e che ti fa compagnia. Superata la fase acuta resta comunque la paura che un qualche movimento o postura, possa riaccendere il dolore e quindi tutto l'agire diventa lento .
In questi giorni una mia cara amica mi ha portato da leggere questo libro di Luis Sepulveda, a prescindere che le lumache sono animali che fin da piccola mi hanno sempre incuriosito e affascinato, ma leggere la storia di Ribelle (la lumachina protagonista) mi ha fatto vedere la mia lentezza di questo momento sotto una luce nuova e così mi sento di consigliarlo a chi come me sta vivendo una circostanza simile,
la salute è un dono prezioso che spesso quando si sta bene ci si dimentica di possedere
è altrettanto vero che il dolore ci rende sensibili e ci costringe a pensare e a meditare sulla nostra fragilità, allo stesso tempo ci sprona ad impegnarci per recuperare e a cambiare alcuni atteggiamenti sbagliati ...poi si impara ad apprezzare anche i piccoli miglioramenti che grazie alla buona volontà e anche all'aiuto di chi ci vuole bene ogni giorno riusciamo ad ottenere
a presto
Gio
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