13 settembre 2014

Dopo il dolore ....

che per un po' di giorni mi ha tenuto compagnia
piano piano cerco di tornare alla mia vita di sempre ...
Ho un piede che ancora non è presente del tutto
ma almeno non mi fa male.
Non è la prima volta e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima
che da "iper-attiva" mi trasformo in poche ore
 in un pezzo di legno dolorante .
L'immobilità, il dolore fisico e il tempo che non passa mai
sono una vera tortura, ma è anche vero che proprio in momenti come questi ci si accorge dell'importanza di avere accanto qualcuno che ti vuole bene e che ti aiuta a sopportare i disagi e che ti fa compagnia. Superata la fase acuta resta comunque la paura che un qualche movimento o postura, possa riaccendere il dolore e quindi tutto l'agire diventa lento .

In questi giorni una mia cara amica mi ha portato da leggere questo libro di Luis Sepulveda, a prescindere che le lumache sono animali che  fin da piccola mi hanno sempre incuriosito e affascinato, ma leggere la storia di Ribelle (la lumachina protagonista) mi ha fatto vedere la mia lentezza di questo momento sotto una luce nuova e così mi sento di consigliarlo a chi come me sta vivendo una circostanza simile, 

la salute è un dono prezioso che spesso quando si sta bene ci si dimentica di possedere 
 è altrettanto vero che il dolore ci rende sensibili e ci costringe a pensare e a meditare sulla nostra fragilità, allo stesso tempo ci sprona ad impegnarci per recuperare e a cambiare alcuni atteggiamenti sbagliati ...poi si impara ad apprezzare anche i piccoli miglioramenti che grazie alla buona volontà e anche all'aiuto di chi ci vuole bene ogni giorno riusciamo ad ottenere



a presto 
Gio

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