11 aprile 2013

Come si catturano le scimmie

Ti Racconto


I cacciatori di scimmie hanno escogitato un me­todo geniale e infallibile per catturarle. Quando han­no scoperto la zona della foresta in cui più spesso si radunano, affondano nel terreno dei vasi con il collo lungo e stretto. Con molta attenzione coprono di ter­ra i vasi, lasciando libera solo l'apertura a pelo d'er­ba. Poi mettono nel vaso una manciata di riso e bac­che, di cui le scimmie sono molto ghiotte. Quando i cacciatori si sono allontanati, le scim­mie ritornano. Curiose per natura, esaminano i vasi e, quando si accorgono delle ghiottonerie che con­tengono, infilano le mani dentro e abbrancano un grossa manata di cibo, la più grossa possibile. Ma il collo dei vasi è molto stretto. Una mano vuota vi scivola dentro, quando è piena non può assolutamente venire fuori. Allora le scimmie tirano, tirano. È il momento che i cacciatori, nascosti nei paraggi, aspettano. Si precipitano sulle scimmie e le cattura­no facilmente. Perché esse si dibattono violentemente, ma non le sfiora neppure per un attimo il pensiero di aprire la mano e abbandonare ciò che stringono in pugno.
                                                                                                            
                                                                                                                                        (Bruno Ferrero)

*****

Quanta gente perde la vita per la paura di allentare i pugni

con cui stringe ciò che crede indispensabile ed è inutile.

Eleganti e sorridenti, i cacciatori sono sempre in azione: 

nascondono le loro trappole sulle riviste pa­tinate, 

nei teleschermi e agli angoli delle strade. 

Na­sce così un popolo dai pugni perennemente chiusi e il cuore spento.

.....Apriamo le mani e lasciamo andare le cose inutili 

viaggeremo più leggeri e nel nostro cuore

ci sarà più posto per le cose che contano davvero








La Scimmietta

9 aprile 2013

Farfalle acquerellate

che si posano sui rami carichi di tenere foglioline verdissime


un progetto semplice e colorato
che ho trovato sul blog di Elli
dove mette a disposizione anche il modello stampabile

   
Io ho disegnato il modello su di un foglio piegato e
con lo stesso metodo ho riportato il modello sul cartoncino per acquerello


ho ritagliato le farfalle e le ho dipinte con gli acquerelli, usando per ciascuna un solo colore

 colorando entrambi i lati


quando il colore è asciugato aiutandomi con uno spiedino ho dato volume al corpo della farfalla


non disponendo delle mollettine di legno ho incollato (colla a caldo) sul retro delle farfalle una graffetta


così da poterle applicare ai rami

"una rondine non fa primavera"
........proviamo con qualche farfalla .........









8 aprile 2013

Colomba alla crema

é avanzata mezza colomba ....che fare?


RICICLIAMO
e sì...in cucina non si butta niente e così per il dessert di ieri ho preparato
la colomba alla crema bianca o meglio, Mario mi ha preparato la crema e io 
ho impiattato il dolce. A noi piace questa crema al latte 
(quella della torta Kinder paradiso)
 ma andrebbe bene qualsiasi altra crema .


dalla mezza colomba ho ricavato 4 fette grandi 

 e 4 fette piccole


 le ho grigliate da entrambi i lati sulla piastra


ho spalmato le fette più grandi con un po di crema 
vi ho posizionato sopra la fetta più piccola


ancora un leggero strato di crema
e ho spolverato tutta la superficie di granella di nocciola e granella di mandorle

Montersino si strapperà le vesti ....ma noi non ne abbiamo lasciato una briciola
e neanche una granella !




6 aprile 2013

Caravaggio 7

SAN MATTEO

Tre bellissime opere del talento geniale del Caravaggio , realizzate tra il 1599 e il 1602 , sono conservate a Roma nella chiesa di S. Luigi dei Francesi per la precisione nella Cappella Contarelli, per chi entra nella Chiesa, si trova alla fine dell' ultima navata di sinistra . Questo ciclo pittorico riguarda tre momenti importanti della vita di un grande Santo, San Matteo (Santo omonimo del proprietario della Cappella). Nella parete di sinistra troviamo la vocazione di San Matteo, al centro sopra l'altare troviamo San Matteo e l'angelo e infine a destra vi è il martirio di San Matteo Queste tre opere sono tra le più importanti e ammirate realizzate dal Caravaggio, un uomo a volte molto discusso e violento, ma davvero unico e geniale come artista, e da sole costituiscono un vero e proprio tesoro artistico che affascina ed emoziona sempre gli appassionati e gli studiosi.

La chiamata


il martirio

San Matteo e l'angelo II° versione

La prima versione di questo quadro fu rifiutata dalla congregazione: in essa era rappresentato il santo come un popolano semi-analfabeta a cui l'angelo guida materialmente la mano nello scrivere il Vangelo.


L'opera destò scandalo per l'atteggiamento confidenziale tra l'angelo e il santo e, soprattutto, dalla resa del santo in posizione rozza: senza aureola e con le gambe scoperte. Venne malvista anche la presenza di caratteri ebraici sul Vangelo. L'opera venne acquistata da Vincenzo Giustiniani, passò ai Musei di Berlino e fu distrutta da un'incendio verso la fine della seconda guerra mondiale .


Il più grande nemico dell'arte è il lusso, l'arte non può vivere nella sua atmosfera.
William Morris


5 aprile 2013

I muffins per Camilla



 Un pensierino dolce e simpatico per il compleanno 
di un'amica di mia figlia , per festeggiare a scuola
durante la ricreazione

Un tris di muffins con le gocce di cioccolato
.... una candelina da accendere....


.......un quadrifoglio portafortuna.....


....un cavallino nero.....modellati con il cioccolato plastico


perché Camilla ama l'equitazione


in confezione  take-away con fiocco

....AUGURI.....


3 aprile 2013

orologio n°4

RICICLO CREATIVO

Un'altro orologio ricicloso... e si.... ci sto prendendo gusto a farli..
questo è per Teresa , la mia simpatica consuocera


La sua cucina ha le pareti dipinte di giallo.....
 così ho pensato di far spuntare sull'orologio tanti fiorellini gialli 
per questo progetto ho utilizzato 24 rotoli
 della carta igienica , invece i 24 fiorellini li ho fatti  con i cartoni
 delle uova (4 confezioni da 6 uova) . Occorreranno anche colla Vinavil, acrilico
 nero,giallo e arancione, un orologio economico oltre a forbici, 
mollette e pennelli.

Come prima cosa ho smontato l'orologio e ho dato sulla cornice una mano di colla 
 una volta asciutta l'ho dipinta con l'acrilico nero .
 Per ognuno degli 8 fiori vuoti ho preso 2 rotoli, 



ho tagliato ciascun rotolo in 3 settori, ottenendo 6 ovali


poi ho unito con alcuni punti di spillatrice i 6 ovali in questo modo


ho dipinto ciascun fiore dentro e fuori  con l'acrilico nero .
una volta asciutti li ho incollati con il vinavil
 intorno alla cornice dell'orologio aiutandomi con le mollette

per i 24 elementi a foglia ho fatto così :


Ho diviso ogni rotolo in 4 settori , li ho aperti con un taglio
e li ho assemblati in questo modo con 2 punti di spillatrice


ho colorato ogni elemento con l'acrilico nero


una volta asciutti ho arrotolato le estremità aiutandomi
con il manico di un pennello


ho preparato 8 elementi doppi unendone 2 con un punto di spillatrice
che ho poi incollato in questa posizione tra due fiori vuoti


invece gli elementi singoli li ho incollati tra i 2 petli esterni dei fiori vuoti


utilizzando la base del contenitore delle uova ho disegnato e ritagliato
 tanti fiorellini che ho colorato con l'acrilico giallo
 sfumando il centro con un po di arancione


ho dato una mano di nero acrilico su tutto l'orologio e infine ho incollato
 tutti i fiorellini ,
P.S. si possono colorare i rotoli anche interi prima all'esterno e poi
 all'interno e colorare i profili di taglio tutti alla fine

FINITO !.......ho già in mente l'orlogio numero 5.....
alla prossima !!!





1 aprile 2013

torta Pastiera Napoletana

Ebbene si....anche se siamo in Brianza 
già da qualche anno abbiamo adottato come dolce tradizionale per la Pasqua
la buonissima 

PASTIERA NAPOLETANA


Ingredienti per la frolla

450 g di farina
250 g di burro
150 g di zucchero a velo
3 tuorli
1 uovo intero
la scorza di un limone
vanillina
un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno

500 g di ricotta
70 g di arancia candita
300 g zucchero
3 uova intere
350 g di grano precotto
200 ml di latte
una noce di burro
un pizzico di cannella
acqua di fiori d'arancio
scorza di limone


PREPARAZIONE
Preparare la pasta frolla mischiando in una ciotola il burro con lo zucchero, le uova , il sale, la scorza di limone e la vanillina incorporare per ultima la farina, lavorare velocemente, formare una palla e metterla a riposare in frigorifero per almeno un'ora. Per il ripieno mettere sul fuoco un pentolino con il latte, la scorza di limone, la noce di burro, un cucchiaio di zucchero e il grano scolato dal liquido. Cuocere a fuoco dolce per 20 minuti circa (fino a quando il grano avrà assorbito il latte) far raffreddare. In una terrina setacciare la ricotta, unire lo zucchero, le uova, la cannella, i canditi, l'acqua di fiori d'arancio e il grano. Amalgamare bene il composto. Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera di 26 cm di diametro, stendere la frolla a uno spessore di 5 mm , lasciandone un po' da parte per le strisce decorative . Ricoprire la tortiera avendo cura di formare un bordo alto 4/5 cm. Versare il composto di grano all'interno della frolla, formare la griglia con le strisce di pasta, spennellare la superficie con il latte e mettere a cuocere nel forno preriscaldato a 160° per 2 ore circa .


Mario ha preparato anche una piccola pastiera 
senza grano in quanto nella mia famiglia ci sono intolleranze a questo ingrediente


Per la frolla di base invece della farina ha utilizzato 2 parti di farina di riso e
 una parte di farina di mais (fioretto) e per il ripieno riso originario lessato 
 per metà cottura in acqua e per metà nel latte come
 il grano nella ricetta precedente.

Mario consiglia di preparare la pastiera almeno 2 giorni prima
per apprezzarla in tutti i suoi profumi.

Grazie Mario !

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