23 agosto 2014

Torno e.....dintorni

21 Agosto
Finalmente un giorno senza pioggia!
In questo Agosto (ma anche Luglio e Giugno)anomalo e piovoso sembra un dono del cielo ,Mario ed io decidiamo di andare a Torno ,un grazioso paesino che si affaccia sull'altro ramo del lago di Como, grazie a Internet ( DA QUI ) ho scoperto questa bella passeggiata, un piccolo viaggio all'indietro nel tempo,
alla scoperta delle antiche civiltà che hanno popolato queste terre ricche di storia e di arte. Dopo aver attraversato la città di Como percorriamo altri 10 Km lungo la strada Regia che unisce Como a Bellagio 
Arrivati a Torno lasciamo l'auto sul piazzale della stupenda chiesa di San Giovanni, in stile romano gotico  (XII sec) straordinario il portale quattrocentesco in marmo bianco
l'interno a una navata con un bellissimo presbiterio in stile barocco
a sinistra della chiesa una graziosa via ciottolata conduce verso il lago mentre a destra un'altro vicolo conduce all'ingresso di villa Pliniana (1570)
attraversiamo la strada Regia e ci incamminiamo su di un breve tratto asfaltato (via Tridi)che ci porta all'inizio del sentiero dove troviamo il primo antico avello
Lungo il nostro cammino ne avremmo dovuti vedere 5 di questi massi erratici di serizzo ghiandone scavati all’interno per diventare tombe, destinate a principi o guerrieri, gli avelli riconducono a un passato lontano, secondo gli esperti ai secoli successivi alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, quando l’Italia vide il passaggio di popolazioni diverse, provenienti anche da molto lontano
dopo questa cappelletta avremmo dovuto trovare il secondo ma probabilmente la vegetazione lo ha ricoperto e noi non lo abbiamo trovato
continuiamo a seguire il sentiero gradinato e spesso costeggiato da muretti a secco
nel bosco vediamo alcuni enormi massi erratici  in uno strano equilibrio
Di tanto in tanto si aprono bellissimi scorci di panorami  come questo dove si vede Cernobbio e le sue stupende ville che si affacciano sul lago

dopo circa un'ora e mezza raggiungiamo l'abitato di Montepiatto
la chiesa di Santa Elisabetta
il suo sagrato è un'enorme terrazza
da cui si gode un panorama mozzafiato
fino a qui abbiamo incontrato solo 2 persone, quasi tutte le case sono seconde case ,chiuse e alcune sembrano abbandonate, che peccato a me sembra un piccolo paradiso!
seguendo un piccolo sentiero che passa dietro la chiesa  arriviamo alla famosa PIETRA PENDULA,
una specie di enorme fungo di granito,che Mario ha voluto guardare da vicino 
ritorniamo sulla strada principale del piccolo abitato e continuiamo la nostra passeggiata in direzione di Piazzaga, percorrendo in piano una comoda stradina in mezzo ad un  bosco ombroso
dove la cosa che più mi colpisce è il vellutato manto verde di muschio che ricopre tutto
che dire di questa ragnatela
(che purtroppo non sono riuscita a mettere a fuoco)
il ragno padrone di casa ha fatto un lavoro davvero certosino...
dopo mezz'ora di cammino la strada diventa sentiero e ben presto giungiamo alle baite di Piazzaga
che visitiamo velocemente
poi prendiamo la mulattiera che ridiscende a Torno, dopo alcuni tornanti incontriamo il sentiero che ci porta, attraverso un bosco molto suggestivo, ai ruderi delle antiche abitazioni, anche qui tutto è reso fiabesco dal muschio che si è propagato in modo impressionante. In un piccolo spiazzo erboso troviamo l'avello delle Piazze, scavato sopra un'enorme masso,visibile salendo con una scala di legno.

Bellissimo

continuiamo sul sentiero e troviamo gli altri due avelli


attraversiamo l'antico abitato di Negrenza

un villaggio incantato abitato  dalle felci che le piogge hanno reso lussureggianti
in prossimità di un ponticello e un'edicola mariana, 
il sentiero si immette di nuovo sulla mulattiera

passiamo attraverso il portale di Travaina,
 qui iniziavano le antiche fortificazioni e veniva pagato il dazio
che un tempo consisteva in una pietra
ormai siamo alla fine dell'anello e sbuchiamo di nuovo sulla via Regia, il paese che si affaccia sull'altra sponda del lago è Laglio, con la famosa villa Oleandra ,residenza estiva di George Clooney
intanto le zucche asciugano al sole
scendiamo fino al porticciolo per gustarci un buon gelato
davanti al lago si affaccia la chiesa di Santa Tecla

E' facile capire perché, quando 
Herman Hesse visitò Torno 
arrivando dal lago disse:
"Amore a prima vista"
e vi dedicò questa poesia


Anche il paese, piccolo e leggermente acclive, 
porgeva al lago l’armonico incanto di un suo scorcio:
ampi gradini di pietra per fare da approdo e da lavatoio
ai piedi dei quali erano ormeggiate alcune barche, 
una casa coperta di vegetazione,
una tranquilla piazzetta in pietra chiara
con dietro la facciata e il campanile di una chiesa.
Era un quadro di così armoniosa perfezione che,
all’ultimo momento, non osai turbarne la grazia. 
Rimasi al mio posto e lasciai che quel 
piccolo gioiello mi passasse davanti e si 
allontanasse divenendo sempre più piccolo,
feci un cenno di saluto riconoscente,
congedandomi con discrezione.

alla prossima
Gio






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