Sabato12 Aprile
panorama dal sentiero dell'eremo
Anche se oggi il cielo è un po' coperto,
Mario ed io decidiamo di uscire lo stesso a fare i nostri 4 passi
partendo da Cagliano, frazione di Colle Brianza siamo saliti
al colle di S. Genesio (mt 930)
un posto ben conosciuto dai brianzoli, meta di rilassanti passeggiate alla portata di tutti
sono molti i sentieri che dai vari paesi limitrofi portano a questa località e c'è anche una strada sterrata percorribile in auto
questa colonna e questi massi indicano che siamo arrivati
il culmine è circondato da una piccola pineta dove a sinistra della strada c'è una baita degli alpini e a destra il piccolo viale che conduce all'eremo .
I primi documenti che parlano di questo colle risalgono al 960, Alchero signore di Airuno, in procinto di andare in guerra, lascia in donazione alcuni fondi di sua proprietà alla chiesa Plebana di Brivio.
Nel 1591 Martino da Lucca, frate dell’ordine Agostiniano, si stabilì a Cagliano e, si prese cura della chiesa di San Genesio erigendo anche un piccolo convento. Gli Agostiniani rimasero in loco fino al 1770, quando Giuseppe II e l’Arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli, decretarono la soppressione del convento con il conseguente abbandono del Colle. Dal 1863 al 1938 il Colle venne ripopolato con un’altra congregazione religiosa, quella dei Frati Camaldolesi, i quali ricostruirono il convento e la chiesa dedicandoli però ad un altro santo: San Giuseppe. Oggi l'eremo,diventato proprietà privata, è chiuso, alcuni operai stanno lavorando all'interno,solo dal sentiero che passa sotto la mura di recinzione si può intravedere parte della chiesa.
ed è proprio da questo punto che si apre la visuale quasi a 360° sulla Brianza, sotto di noi possiamo vedere la valle dell'Adda con la cornice delle prealpi Lecchesi e nei giorni limpidi si riesce a vedere persino il duomo di Milano
aggiriamo tutta la mura per tornare al punto di arrivo
ovunque è tutto un fiorire
alberi maestosi dalle antiche cortecce
ai margini del bosco sono fioriti i non-ti-scordar-di-me, ne colgo un mazzetto da portare a casa..... e intorno alla mura del convento ho trovato questa pianta amara che dalle nostre parti chiamiamo "tom"
tornata a casa , per pranzo ho preparato il risotto
"cipolle prosciutto e tom"
un primo piatto gustoso e dal sapore antico
alla prossima
Gio